mercoledì 15 dicembre 2010

Week End pieno tra gelo Bruxellois e arte contemporanea acerba

Eccomi di ritorno sul mio meraviglioso (seppur minuscolo) divano bianco Ikea.
Sabato sera sono stata ad un vernissage qua a Bordeaux, nella galleria (Galerie ACDC) presso cui dovrò lavorare per i prossimi tre mesi come addetta stampa. Al di là del nome cool e dell'immaginario che una parola come vernissage può risvegliare, di altro non si tratta che della presentazione di un'artista attraverso l'esposizizione di una parte del suo operato, il tutto accompagnato da cibo e alcol.
In questo caso si tratta del giovane artista di estrazione parigina Bastien Cosson, alla sua prima esposizione in galleria. Non entro nei dettagli di una descrizione critica perchè credo che la maggior parte dei lettori di questo blog si annoierebbero. Già immagino i vostri cervelli pensare: ma questo lo avrei potuto fare anche io! Al di là del fatto che personalmente io non abbia troppo apprezzato le opere dell'artista in questione, più per mancanza di originalità della sua ricerca che per altro (l'artista sfrutta l'ambiguità estetica propria degli oggetti quotidiani), penso che il Gallerista, il mio futuro Boss, sia veramente in gamba e che sarà veramente una bella esperienza! Oltre alle opere a disposizione del pubblico, non molto numeroso, si poteva sorseggiare del vin chaud ( fa chic dirlo in fracese ma in realtà era solo del vino caldo), e si potevano gustare delle buonissime quiches provenienti dal Palais des Saveurs.


Domenica mattina sveglia presto e partenza per Bruxelles. Appenna arrivati abbiamo inaugurato il nostro primo ingresso nella città belga con una bella pinta di birra, una Grimbergenbier per l'esattezza. Dopodichè ci siamo diretti verso l'hotel, che si trovavo in quartiere arabo.. e a due passi dal centro! Quello che mi ha colpito di più? il freddo cane, il mangiare carissimo, e la bellissima Grand Place, tutta agghindata per le festività ( ogni sera proiettano dei giochi di luce sulle pareti degli splendidi edifici che la contornano).
Ho visitato il mastodontico e mitologico parlamento europeo, ma per arrivarci ho dovuto farmi mezza città a piedi con -5°: sembravo l'omino della Michelin tanto ero imbottita!Le varie vie e viuzze del centro sono costeggiate da miriadi di vetrine ripieni di dolci e cioccolati di ogni forma e misura, di trini e pizzi stile i centrini di nonna sulla tv, e dei soliti negozi di souvenir spiccicati a quelli che si possano trovare a Roma o a Firenze.
Vero è che, in quanto capitale europea, per le strade di Bruxelles si possono sentire tantissimi lingue differenti, e buona parte dei commercianti ne parla almeno 4 o 5. Ora miei cari vi lascio perchè ho appena ricevuto un pacco carico carico di.. CIBO SARDO!! dritto dritto da Budoniville!

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